martedì 17 novembre 2015

Esprimere i sentimenti con i bambini




Nel mio percorso di genitore, perchè si è un percorso che facciamo insieme ai nostri figli, o meglio io ho scelto di fare questo percorso insieme a loro per cercare di essere un genitore autorevole e non autoritario, di aiutarli a crescere sostenendoli. Mi è sempre piaciuta un espressione che ho sentito un giorno ad una conferenza

"I bambini sono come piante che devono crescere a modo loro, noi genitori  dovremmo essere come il palo che viene messo affianco per sostenerle ed aiutarle a crescere verso l'alto" :-)

Stavo dicendo nel mio percorso di genitore, sto affrontando anche un percorso su me stessa, in vari libri che ho letto e sto leggendo sull'essere genitori come ad esempio Genitori con il cuore, .. o durante il corso Genitori efficaci di Thomas Gordon il punto comune è il trattare i bambini come persone come noi ed esprimere i nostri sentimenti sempre e comunque sia positivi che negativi

Per me questo è stato un punto molto forte, io non sono molto abituata ad esprimere i sentimenti, sono più una che si tiene tutto dentro, o che poi sbotta in pianti o tristezze ecc... Invece l'idea è quella di dire ai nostri bambini quando ci sentiamo stanchi, tristi o anche arrabbiati, così come dobbiamo dirgli quando siamo contente e felici. All'inizio ho fatto veramente fatica, ero molto ripetitiva nel mio parlare con loro, ora vedo che mi viene molto più spontaneo e il vocabolario dei sentimenti si è allargato un pochino.

Loro inizieranno a capirci meglio ed interagire meglio con noi in base al nostro stato d'animo come anche vedrete che a lungo andare anche loro prenderanno ad esprimere i loro sentimenti e a verbalizzarli. Ho notato che con il cinghiale di 3 anni, questa cosa ha dato degli ottimi risultati, lui davvero percepisce i miei sentimenti positivi e negativi, e anche su se stesso, vedo che usa molto di più dire "Sono arrabbiato!!! ", oppure "mi sto arrabbiando!!!" .A volte mi dice " Ora sei contenta mamma???" tutto dolce, dopo che io gli ho detto che una cosa non mi rendeva contenta.
 Questo perchè comunque i bambini ci tengono a farci contenti :-)

Non è che faccia i miracoli, spesso sopratutto con il treenne se è stanco non ragiona più e parlare serve a ben poco, in quei casi bisogna agire e bon, cercando di spostare il problema se possibile.

Questo per raccontarvi che esprimere i propri sentimenti invece di reprimerli come ci impone la società di oggi è un punto fondamentale, per noi e i nostri bambini, vi racconto questo:

"Un sabato a  pranzo io sola con i 3 bimbi, è stata una mattinata dura, piena di conflitti tra me e il cinghiale e durante il pranzo durante l'ennesimo conflitto mi sono scese delle lacrime e la principessa vedendomi piangere ha iniziato pure lei, il cinghiale preso nella sua euforia di eccitamento che aveva urlava "NON SI PIANGE! !!" NON SI PIANGE A CASA e A SCUOLA!" da qui ho capito che a scuola spesso sentiva queste frasi dalle maestre e sono intervenuta, ho spiegato ad entrambi che è giusto piangere se uno ha da sfogare delle emozioni che  meglio tirarle fuori che tenerle dentro e che io stavo piangendo invece di urlare, non volevo arrabbiarmi ed urlare e per questo mi sono sfogata con delle lacrime. La grande ha capito, chissà se è arrivato il messaggio al piccolo ometto."
Nel fracasso di tutto questo la piccoletta piangeva giustamente pure lei :-(


A presto

1 commento:

  1. Siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda! Un percorso non facile neppure per me quello dell'esprimere liberamente i miei sentimenti. Anche le mie ora mi chiedono, mamma sei felice? Mamma sei arrabbiata? Mamma sei triste? e vedo che spesso esternano anche i loro stati d'animo, ma tuttora faccio fatica con i momenti critici in cui la stanchezza della giornata si somma a qualche episodio che rende facile ricorrere alle urlate... tanta strada da fare, ma ci si prova!

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